A Matassone, nell’autunno del 1914, il Genio militare austro-ungarico realizzò un campo trincerato, composto da due capisaldi chiusi circondati da fasce di reticolati. Si articolava in trincee e in camminamenti, alcuni dei quali coperti (ora non visitabili), che permettevano ai soldati di raggiungere le diverse posizioni. Vi erano inoltre un osservatorio, una stazione per segnali ottici per le comunicazioni con il vicino forte di Pozzacchio e un rifugio in calcestruzzo armato per l’alloggio della guarnigione.
L’esercito austro-ungarico aveva progettato la difesa della Vallarsa fin dagli inizi del secolo, perché offriva buone possibilità di penetrazione verso il territorio italiano. A tale scopo vennero quindi progettati, ma mai realizzati, un forte sullo Zugna ed uno sul Pasubio. Vennero invece realizzati il forte di Pozzacchio e un campo trincerato a Matassone.